La house music ci porta nello spazio
Foto: NASA
Il nuovo progetto di installazione artistica della NASA per la luna sarà accompagnato da una straordinaria composizione musicale creata da Jon Hopkins e Ólafur Arnalds. Il duo ha creato “Forever Held”, un affascinante pezzo orchestrale ispirato alle “lettere d’amore dalla Terra allo spazio”. Queste lettere, scritte da Erica Bernhard, direttrice creativa della NASA e visionaria dietro il progetto, fungono da ponte poetico che collega il nostro pianeta con la vasta distesa del cosmo. Il sound design unico di Hopkins cattura questa essenza espansiva, mentre gli intricati arrangiamenti d’archi di Arnalds ancorano l’opera alle emozioni umane e ai ritmi terrestri. Il pezzo viaggerà oltre la Terra, archiviato su un disco NanoFiche destinato alla superficie lunare, segnando una pietra miliare artistica simbolica nell’esplorazione spaziale.
Le parole di Bernhard descrivono la capacità di Hopkins di “infondere nel suono l’espansività dello spazio mentre ci ancora all’essenza della Terra”, che risuona profondamente in questo progetto. Bernhard ha anche diretto un accompagnamento video visivo per “Forever Held”, fondendo immagini e suoni in un’esperienza multimediale avvincente. Questo video fa parte di Space for Earth, la prima esperienza immersiva rivolta al pubblico della NASA, destinata a debuttare nella sede centrale di Washington, D.C. L’intento dell’installazione è quello di evocare il profondo “effetto panoramica”, un cambiamento di prospettiva sperimentato dagli astronauti che ridefinisce la loro connessione con il nostro pianeta quando lo guardano dallo spazio.
Jon Hopkins, in un comunicato stampa, ha condiviso il suo intento creativo: “Volevo creare qualcosa di senza tempo che trasmettesse la sensazione di essere ‘sostenuti’ dalla Terra, giustapponendo la fragilità e la resilienza del nostro pianeta e il ruolo fondamentale dell’umanità nel suo destino”. Il suo lavoro orchestrale attinge a questa dualità, creando un’esplorazione sonoramente immersiva della nostra connessione cosmica. Bernhard enfatizza la dimensione vivente dello spazio, suggerendo che le interazioni tra la Terra e i satelliti della NASA ci offrono scorci di scambi invisibili ma vitali. Questa collaborazione mette in mostra un’espressione musicale della grandezza del nostro universo, unendo scienza e arte in una visione singolare che ci sfida a riflettere sul nostro posto e sulla nostra responsabilità nel cosmo.
Nel frattempo, Hopkins continua ad ampliare i suoi orizzonti artistici. Quest’anno ha pubblicato l’LP “Ritual”, ha collaborato con Charli XCX su “Brat” e il suo seguito, e presto si esibirà insieme ad Aaron e Bryce Dessner dei National per una proiezione di “All of This Unreal Time” a Londra. Il suo lavoro è una testimonianza del suo approccio innovativo alla fusione di paesaggi sonori ambientali con complessi arrangiamenti orchestrali, offrendo agli ascoltatori un viaggio immersivo che trascende i confini ed eleva lo spirito.
Fonte: https://musicme.it/nasa-collab-jon-hopkins-and-olafur-arnalds-go-lunar/